La famiglia Sordato vinifica le proprie uve da più di un secolo, infatti già agli inizi del '900 Basilio Sordato che risiedeva a Brognoligo di Monteforte d'Alpone in contrada Durlo, in provincia di Verona, coltivava la vite e ne otteneva il vino per la propria famiglia e per la vendita ai propri clienti e amici.
Già in quel periodo si produceva il Vin Santo, che era la massima espressione del vitigno Garganega, tutt'ora utilizzata nelle zone di produzione di Soave e Gambellara.
Nel 1938 Basilio decise di acquistare dei terreni a Selva di Montebello Vicentino per ampliare la propria azienda. Il primo appezzamento fu acquistato in località dai Tani, dove fu presa anche una piccola casa. Questa diventò la prima residenza di Lino Sordato, figlio di Basilio.
Le prime vinificazioni delle uve furono effettuate a Brognoligo di Monteforte d'Alpone, ma successivamente tutte le lavorazioni furono compiute a Selva di Montebello, nei locali adiacenti l'abitazione.
Nel 1945 Lino si sposa con Angela Zenaro, e nel primo marzo 1951 acquistano un fabbricato più grande con la possibilità di poter lavorare con più spazi.
Di proprietà della famiglia Boschetto, era una casa patronale del 1800.
Lino con l'aiuto dei figli continuò l'attività di vignaiolo, lavorando e vinificando le proprie uve. Con la passione infusa ai figli, Lino sviluppò anche la cantina, dove introdusse nuove strumentazioni per migliorare la qualità dei prodotti. Grande lavoro fù dedicato alla lavorazione dei vigneti, che senza le moderne introduzioni di macchine agricole e strumentazioni per diminuire le lavorazioni manuali, impiegava molto tempo affinchè i prodotti raccolti fossero di buona qualità, e la vigna crescesse sana.
I figli Basilio, il primogenito e Sergio, il terzogenito, continuarono le lavorazioni dei terreni di proprietà e cercarono di poter migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti, e di ampliare i terreni coltivati a vite, come il recente acquisto nella zona dei Colli Berici, dove la grande tradizione dei rossi può dare un'alternativa ai grandi bianchi prodotti nella zona di produzione del Gambellara.
Così con tenacia continuarono la tradizione del padre, innovando ulteriormente l'azienda per far fronte alle nuove esigenze e che si impegnano a dare maggior qualità a scapito della quantità.
Proprio per questo nel 1970 decidono di aderire al nuovo Consorzio Volontario di Tutela Vini Gambellara D.O.C., affinchè tutta la zona potesse migliorare qualitativamente.
Oggi le scelte di Basilio e Sergio stanno dando i loro frutti, e la consapevolezza in ciò ha fatto sì che nel 2003 l'azienda s'è ulteriormente ampliata, lasciando le strutture esistenti integre, ma ampliando con una struttura in legno, e acquistando delle vasche in acciaio inox a temperatura controllata per le fermentazioni, una pressa per una pressatura soffice ed altre strumentazioni per migliorare la qualità.
E' stato creato anche un punto vendita presso la sede, che propone tutti i vini prodotti con uve proprie dell'azienda, sia sfusi che imbottigliati.
Tra i prodotti storici dell'azienda troviamo il Recioto, di cui l'azienda conserva delle bottiglie del 1972 con il bollino del Consorzio di tutela, e di cui ha sempre ricevuto grandi soddifazioni.
Basilio e Sergio tuttora seguono l'attività aziendale, coadiuvati dalle proprie mogli e dai figli Lino e Massimo, proprio perchè l'azienda è prettamente a conduzione familiare ed è sostenuta dalle potenzialità che la famiglia può offrire.